Forum Alzheimer 2023: “Il senso dei sensi nella cura”

Denise Branchi- Luminati e Rosanna Pasini-Gerna, docenti del metodo Validation e membri dell’ Organizzazione VASI/AVO della Svizzera Italiana, hanno organizzato un workshop durante il pomeriggio, con il tema:
“Percorso Alzheimer, emozioni e atteggiamento convalidante” con l’aiuto di alcuni collaboratori.

Lugano, 20 aprile 2023, in una giornata di freddo e pioggia, si sono riunite centinaia di persone al Palazzo dei Congressi per discutere una tematica di interesse mondiale: la malattia di Alzheimer.

Il cuore della discussione, citando il titolo dell’incontro, è stato “Il senso dei sensi nella cura”.

Durante il susseguirsi delle prime ore, tutta l’attenzione, si è focalizzata sull’ascolto di Medici impegnati ad affrontare la cura della malattia di Alzheimer attraverso approcci più olistici.

Un accento energico è stato posto sull’importanza della relazione, fra il sofferente e i caregiver (familiari e non), come possibile soluzione al superamento di questioni che toccano l’anima.    

Ormai è cosa nota che la malattia vada a toccare non solo la persona colpita ma anche tutta la rete che lo sostiene e, una base di supporto come una relazione amorevole e convalidante, può davvero fare la differenza.

Capire come la persona cambia e, come cerca nel suo cambiamento di resistere alle tante difficoltà (che probabilmente prima erano normalità) crea nel caregiver il desiderio di scoprire qualsiasi cosa possa far stare bene la persona amata (o che si ha a cuore).

Anche una semplice stimolazione sensoriale come riscoprire il piacere per il gusto del gelato al limone può far sorgere nel sofferente e, nel suo curante, un momento di felicità e di speranza. Il legame relazionale si rafforza e si ritrova la fiducia attraverso un piccolo gesto capace di aprire le tante porte della consapevolezza (tema trattato in seguito da un illustre Medico).

Ho sempre sostenuto, e sempre sosterrò, la tesi per cui le persone che soffrono andrebbero ringraziate per il dono del cambiamento che offrono a chi li accompagna in questo cammino; ma questa è la mia visione personale.

Durante il pomeriggio si sono svolti vari Workshop e, nello specifico, quello organizzato delle infermiere e docenti del metodo Validation Denise Branchi e Rosanna Pasini, membri dell’Organizzazione VASI/AVO (Organizzazione Validation® della Svizzera Italiana autorizzata dal VTI), ha avuto lo scopo di far comprendere, attraverso un percorso interattivo, come i cinque sensi subiscano modifiche nel corso della malattia e nei grandi anziani disorientati e come soprattutto un atteggiamento convalidante possa essere di aiuto nell’affrontare questi cambiamenti.

È stato letteralmente incredibile vedere come tante persone, presenti al Workshop di Denise e Rosanna (e collaboratori), si siano rese conto di quanta difficoltà ci sia nel fare cose semplici, come ad esempio abbottonare una camicetta, senza l’aiuto del senso del tatto (citando una delle attività proposte).

Mettersi nei panni dell’altro, e perciò entrare in empatia, è un prerequisito dell’atteggiamento convalidante che porta automaticamente a cercare di fare del proprio meglio in una relazione di aiuto.

Terminando questo scritto, vorrei riallacciarmi al tema di apertura, trattato durante il quindicesimo incontro dedicato alle persone più fragili, riproponendo a gran voce il concetto dell’importanza di una relazione empatica: perché ricca di attenzione per i particolari e carica di un coraggio che altrimenti non si potrebbe scoprire.  

Con fiducia,  Annalisa Calisti

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